Jethro Tull

L'otto maggio a Firenze ci saranno i Jethro Tull, una famosa band inglese che nasce alla fine degli anni sessanta e che tutt'ora si impegna fortemente nel tramandare, a distanza di più di trentanni, un sound ricco di sfumature che unisce al suo interno una serie di generi che vanno dal blues al rock al folk fino a spingersi verso la musica etnica ed elettronica.
Il leader di questa formazione è Ian Anderson, il maggior compositore della produzione del gruppo, il cantante-chitarrista-polistrumentista, che ci delizia spesso con le note meravigliose del suo flauto.
Sopra ho riportato la copertina dell'album che adoro di più, è Aqualung, come facilmente potete notare, è stato con questo disco che ho conosciuto i Tull e da allora non riesco più a fare a meno di ascoltare periodicamente almeno qualche pezzo di tale capolavoro, in particolare l'omonima canzone che dà il titolo Aqualung, Mother Goose, Up to Me, Locomotive Breath e Wind Up. Mi rendo conto che talvolta avrò sicuramente asfissiato le persone che mi circondano ascoltando ripetutamente questo disco, in primis mia sorella che ancora adesso appena cominciano le prime note di Aqualung la riconosce immediatamente perchè viene colta da un attacco improvviso di orticaria! La sua unica fortuna è che non viviamo più nella stessa casa e di conseguenza non ha più bisogno di antistaminici per curare la sua Tull-repulsione.
Sarei davvero felice di poterli vedere almeno una volta dal vivo, anche perchè non so per quanto tempo ancora saranno in grado di degnarci dei loro concerti; l'unica cosa che mi spaventa è il costo del biglietto che oscilla dai trenta ai sessanta euro! Per loro però sarei anche in grado di fare una mattata del genere, devo solo fare i conti con le mie tasche!